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​"La Tradizione"

  Nell'anno 2012, per la 50° edizione, il Comitato vuol dare una nuova ricchezza alla Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo e ripropone la figura del "PENITENTE", una persona che vuole adempiere un voto, ringraziare o chiedere una grazia particolare o  perdono per i suoi peccati.

  È proprio in questa tradizione che la Processione del Venerdì Santo di Mogliano affonda le sue radici, documentate negli archivi dello storico locale Carnili fin dai primi del '700.

   Il "PENITENTE" è figura che viene da lontano,  ricorda i “piagnoni” e i “flagellanti”, che stanchi di guerre e di ingiustizie, si colpivano a sangue per invocare la pace, la fine delle violenze e delle ingiustizie, e percorrevano le vie delle città medioevali, invocando la misericordia ed il perdono a Dio per le cattiverie degli uomini.
   Il “PENITENTE”, della nostra Sacra Rappresentazione, può essere qualsiasi persona che voglia adempiere un voto, ringraziare o chiedere una grazia particolare, chiedere perdono dei suoi peccati e non dimenticando che partecipare alla Passione di Cristo ha sempre un significato universale, perché la Passione del Cristo ricorda sempre le sofferenze dell'uomo e chi si unisce a questo dolore vuole anche richiamare la condanna di tanti fratelli alla povertà, la tragedia di tanti bambini innocenti che muoiono per l'acqua inquinata, la malnutrizione, vittime di guerre ed ingiustizie, un'umanità spesso perseguita e condannata come Cristo l'Innocente ed il Giusto.


Chiunque può chiedere di rappresentare il “PENITENTE”.
Si dovrà rivolgere al Parroco, che valuterà la domanda e l'opportunità di accettarla.
Solo il Parroco conoscerà l'identità del “PENITENTE”.


Il “PENITENTE” sarà ovviamente incappucciato e portando la croce, del peso di circa 40 kg,  precederà la Bara del Cristo Morto, mentre la Processione Religiosa si muove dal Santuario del SS Crocifisso  alla chiesa di San Gregorio Magno.

50° Edizione

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